MEDIO ORIENTE 2010
6600KM IN 28 GIORNI

 

Anche quest'anno è arrivata l'estate per fortuna. dove si va, dove non si va, ci ritorna l'idea di "ampliare" in nostri confini andando un po piu' in la della turchia. si ma quanto piu' in la. siria, giordania e se si riesce gerusalemme.

questo viaggio e' da un bel pò che mi frulla in testa, infatti in questi anni si è letto, sentito e visto di tutto un pò quello che ci gira attorno. riusciamo ad avere 4 settimane di ferie incastrate, troviamo due giorni prima posto sul traghetto che ci portera' fino a izmir, quindi non ci resta che partire.

24/07/2010
la partenza è stata uno scandalo. 10 ore bergamo ancona. vuoi che ieri sera abbiamo festaggiato in maniera decorosa i 40 anni di ale. poi 50 ore col traghetto che ci sballonzola. beyond the sea abbiamo tra l'altro conosciuto alcide e moglie su bmw gs adventure e poi 4 ragazzi "perugini" che dovrebbero fare il nostro stesso giro, su per giu'. i primi accompagnati dal gruppo dove ce' anche il ns davide, i secondi, come noi, da soli.

25-26/07/2010
in traghetto per il mediterraneo leggendo e dormendo

27/07/2010
scesi a Izmir al 1 circa c' hanno fatto passare la frontiera alle 2.30.come passata la frontiera 2 tipici cani di strada turchi ci hanno rincorsi : ottimo benvenuto abbiamo passata la frontiera e abbiamo viaggiato tutto il giorno con brevi tappe fino ad arrivare a Konia, città natale di metlana la mattina abbiamo visitato il museo. poi via verso est....

28/07/2010
osmanie, un pò cotti. la turchia è veramente enorme e stupenda. domani entriamo in siria

29/07/2010
entriamo in siria a jarablos; il luogo cosi in la è perché ci siamo fermati a gaziantep a mangiare la baclava

(dolce di pistacchi miele e mille sfoglie, da paura) in frontiera siamo i soli ad entrare e le pratiche ci impegnano un ora e mezza. scendiamo costeggiando per un pezzo l 'eufrate poi entriamo a mahun. 0 banche 0 hotel. bisogna proseguire a sud.
inizia il delirio dovuto al fatto che il buio arriva presto alle 19.30 circa. ci muoviamo cauti fino ad arrivare a ath thaura dove ci dicono esistano strutture alberghiere. c'è un solo hotel, la casa di uno senza insegne e con troppi uomini in giro e arrivandoci non ci prende molto bene, nulla in particolare, solo sensazioni.
ci defiliamo e troviamo un bellissimo rondo' (non pensate a cinisello balsamo, non c'entra nulla) che essendo giovedì, giorno prefestivo per gli arabi, e' usato a pic-nic. ci si ferma e ci si accomoda. in un attimo dalle famiglie vicine arrivano in pellegrinaggio i bambini che ci portano semi di girasole, sigarette e dopo un pò, una delle ticipita' siriane: la curiosità! come ti chiami? da dove vieni? come si chiama il tuo papa? la tua mamma? che moto e? la gente e' difficile riuscire a descriverla.
passiamo la notte on air parlando del più e del meno, facendoci massacrare dalle zanzare. quando finalmente ci buttiamo giù un attimo, esce un tipo dalla terrazza che canta :-) ma tanto tanto

30/07/2010
ormai e' chiaro, riusciamo a cambiare soldi e fare il pieno quindi si parte direzione palmira. sbagliando ripetutamente strada, arriviamo poi su quella giusta. (giorgio, magari un po di fresco!) al caldo ovviamente ci avevamo pensato ma non credevo che fosse illimitata questa sensazione. e' fuori dubbio che sia il periodo peggiore dell'anno per venire in queste zone. la quota inizia a farsi seria perche' capisce prima di me la situazione. la strada e il paesaggio desertico ti sorprende (il nulla cosmico:-) dopo un pò che viaggi su strade del genere ti viene da pensare: se foro? se si rompe la moto? se svengo? se resto senza benza? ed eccotela li la spia malefica che ti fa immaginare che ti ritroveranno fra qualche anno....passiamo due paesini con case tipo quelle del presepe che si faceva da bambini, proprio quelle, ma di benza nada. finalmente troviamo uno che da barili ci spilla una sostanza che dovrebbe bruciare, non sara' il massimo ma non c'è scelta. verso le 12 arriviamo a palmira dove stiamo oggi e anche domani per visitare siti. per ora la gente e' la cosa più bella che sto vivendo.

31/07/2010
tutto il giorno a palmiria. imperdibile

01/08/2010
partiti da palmira alle 6. abbiamo finalmente capito che la giornata va divisa in maniera differente per uscirne vivi; si dorme attorno a
mezzogiorno fino alle 17. la strada e' molto scorrevole nonostante si e' sempre in mezzo al deserto/pre deserto fino a circa 40 km. da
damasco. in quel tratto il traffico di mezzi pesanti tipo camion da cava aumenta vertiginosamente e ,con l'aiuto del caldo, spostano l'asfalto creando delle gobbe che ti sbandano: che bello!!! arriviamo a damasco e ci stabiliamo all' orient palace.

02/08/2010
visita della città/souq/cittadella e domani partiamo per passare il confine ed entrare in giordania.

particolarita' : non ho mai visto cosi' tante persone con i capelli rossi naturali in tutta la mia vita che come nei due giorni a damasco. non so il motivo (ale pensa siano ebrei; io non so) le donne ricoprono solo ruoli di cameriera negli alberghi e due agli sportelli telecom siria.per il resto in tutti i negozi dei suq, ristoranti....solo maschi. se si vuole intraprendere un attivita' lavorativa consiglio import panchine o riciclaggio bottiglie di plastica (nota dolente : consumiamo 7 bottiglie di plastica grandi al giorno nonostante abbiamo una thermos; mi secca molto ma non esiste alternativa). guardando i loro motorini, mi viene da pensare che produttori europei hanno "copiato" dai motociclisti arabi. ad esempio i telai per le borse in alluminio sui quali pero' qua mettono di tutto o i tappetti che coprono i serbatoi per non rovinarli, visto che anche li caricano l'impossibile (bagster). stessa cosa per i buff, i nostri paracollo elasticizzati. non sono altro che uno dei due componenti del velo base delle donne (lo so perché ale ne ha preso uno)

03/08/2010
mattina presto via da damasco direzione sud. siamo fortunati perché scegliendo l'ingresso in giordania più a ovest, troviamo solo due macchine davanti a noi. ci rimbalzano in 7 uffici diversi fra visti - controlli - assicurazione moto - cambio soldi . il tutto dura solo 1ora e mezza. 27 dinari il costo dell'assicurazione e 20 noi. (1 euro = 0,89 dinari su per giù). subito si notano le differenze con la siria quali: le targhe tornano ad essere numeriche invece che scritte in arabo. la benza e' nazionale e costa 0,555 dinari al litro. per ordine del re in giordania non esistono moto per i troppi incidenti con morti avvenuti. ne ha solo uno sparuto gruppo di poliziotti (suzuki 500 bianche orrende:-) e il re! si dice poi che il re si travesta e giri in mezzo al suo popolo per sapere cosa dice e pensa. insomma ci piace pensare di essere il re e la regina in giro per la propria nazione. e molte volte e' la sensazione che proviamo visti i continui saluti e sorrisi che ci arrivano. proseguendo a sud ci fermiamo a jerash sito romano enorme che ci occupa 3 ore . bypassiamo amman che nessuno dice valga la pena e lo stop per la sera è a madaba. dopo doccia e cambio, andiamo sul monte nebo dove Mosè vide la terra promessa (speriamo di non fare la sua fine ehehehe). rientrando a madaba per viette, la disfatta!!! salta il filo della frizione (a memoria non ricordo di averlo mai cambiato) ci fermiamo davanti a un elettrauto. ale raggiunge l'albergo molto vicino e torna con i ferri. me misero, ho dietro di tutto ma ovviamente ho dimenticato la frizione e guaina. lavoriamo dietro alla moto con l'elettrauto ma la cosa è molto precaria. ci accompagna quindi dal suo socio, famoso riparatore di bici di tutta la valle. ci monta un bellissimo filo shimano con morsetto a finire, in più- me ne da uno nuovo. che volete che vi dica? spero che tenga:-)

04/08/2010
la mattina scendiamo ancora facendo un bellissimo canyon parallelo al mar morto, il wadi-mujeb. tappa per visita castello di
karak, avamposto templare poi passiamo la riserva di dana sempre in mezzo alle montagne fino ad arrivare a petra. giro petra bj night

05/08/2010
tutto il giorno petra. ogni parola e' vana.

06/08/2010
ripartiamo per la tappa che ci portera' più a sud: il deserto rosso del wadi-rum con pernotto presso villaggio beduino in tenda. (da casa dicono fra che libano e israele si mandano brutti messaggi; noi per ora non abbiamo colto il minimo segnale) scendiamo a sud attraverso le montagne scegliendo cosi' strade più lunghe in tempistica ma molto più panoramiche e prive di traffico fino ad immetterci nell'ultimo tratto di autostrada del deserto (gratuita) che arriva fino ad aqaba. noi giriamo prima verso il wadi rum. lasciamo la moto e partiamo nel primo pomeriggio a bordo di jeep toyota per tour di 3,50 ore nel deserto con varie tappe. arriviamo poi all' accampamento, te su te a go-go, cena. di notte invece di dormire nella nostra tenda, optiamo per portare fuori i letti e guardare la tv locale che ha solo un canale ma 1.000.000 di megapixel: il cielo stellato! stelle cadenti, via lattea(non l'avevo mai vista) insomma dormiamo poco.

07/08/2010
al risveglio, colazione ci riportano sempre in jeep al villaggio e ripartiamo direzione nord. ho visto infatti sulla mappa una stradina piccolina con curve che parte da little petra. andiamo a prenderla. il primo pezzo e' un luna park, dal "passo" in giù manca l'asfalto ma e' di terra battuta. grazie adventure school!. scendendo ci avviciniamo alla depressione del mar morto, la depressione piu' depressa del mondo:-) il caldo e' asciugante, forse il peggiore subito, la vista del mar morto, che avendo una concentrazione altissima di sale non ha forma di vita, e' completamente piatto senza una barca che sia una anche per via del confine con Israele. quando stiamo morendo, vediamo un cartello con indicati il wadi mujab. trattasi di un torrente che scorre in una spaccatura di roccia simile a siq di petra nel quale si pratica torrentismo. entriamo praticamente vestiti da viaggio (t- shirtpantaloni e scarponcelli) e nonostante l'acqua e' tiepida/calda ne facciamo una pelle risalendolo tutto fra rocce cascatelle. quando ci siamo lavati ben bene da tutta la polvere, usciamo e ripartiamo (giuro, 5 minuti e siamo asciutti). ci accorgiamo qui che i valichi per Israele sono solo a sud, aqaba, o più a nord, se si vuole entrare con il proprio mezzo. ci si riferma a madaba.

08/08/2010
la mattina risaliamo a nord costeggiando il confine fino all' incontro con l'entrata in israele il jordan river crossing.
da qua mi limitero' a scrivere solo quello che vedo evitando le mie impressioni per quanto possibile.
usciamo dalla giordania e come entriamo in dogana ci attende una persona in borghese con un mitra in mano, invece del classico militare con divisa. ci accomodiamo su una panchina sotto un tendone e aspettiamo. nell'attesa chiedo informazioni al tizio sopra e mentre mi parla "gioca" con la sicura del mitra. passiamo poi dopo il primo controllo con specchio per vedere il sotto della moto, ad un secondo controllo dove a diversità ci accoglie una bellissima ragazza che ci fa le classiche domande, compreso nome dei genitori, e poi ci fanno attendere. arriva poi il terzo controllo: su un carrello svuotiamo le borse della moto, portiamo il tutto in un controllo e la moto con le chiavi viene portata in un garage che poi viene chiuso per controllarla. setacciano tutto poi ho dei problemi perché la mia moto ha fatto la revisione nel 2005 e nel 2009 e vogliono sapere cosa e' la revisione e quanto vale. dopo un pò risolviamo e vedo la mia moto uscire dal garage. esco e chiedo al meccanico se e' a posto la pressione delle ruote e come l/ha trovata. pressione a posto ma vibra un pò. gli sorrido e gli dico : yes but "good vibration". hehehe .chiarisco prima che mi timbrino di avere il visto su un foglio a parte, se no i siriani non mi fanno più passare, un timbro entrando con un mezzo devo averlo e me ne mette uno solo numerico. spero di non aver menate poi. passiamo poi l'ultimo controllo e usciamo. totale 3 ore e 0 euro spesi. prendiamo subito per gerusalemme. 130 chilometri. sulla strada ci fermiamo ad un tipo auto grill, siamo esausti ma nel caos non ho cambiato soldi, pero la sete e tanta. l'uomo dell'autogrill mi regala 2 litri di acqua e mi augura una buona permanenza a gerusalemme. uscendo arrivano jeep militari hummer (in siria sono vecchie uaz) che come scendono ci rivolgono domande. un militare e' svizzero e ci offrono datteri appena raccolti. strabu'. scendiamo poi e arriamo a jerusalem dove troviamo un ostello (la città e rasa e e' l'unico posto a buon mercato: 50 euro. l'alternativa sono i tetti: e usanza infatti sia israele che siria che giordania di affittare letti sul tetto degli edifici e avere bagni in comune.) gerusalemme....ombelico del mondo. giretto veloce notturno

09/08/2010
tutto il giorno a macinare chilometri e visitare/parlare. abbiamo visto tutti i luoghi santi e meno che ci eravamo prefissati,
cottissimi a sera andiamo a mangiare in un ristorante kasher con imprinting vegetariano. stupendo.

10/08/2010
oggi siamo un pò demoliti dopo le kilometrate di ieri e la nottata ad inseguire uno scarrafone di quelli... decidiamo quindi di fare una breve scampagnata a betlemme, circa 10 chilometri. seguendo le indicazioni ci troviamo ad un certo punto davanti ad un muro degno dei miglior muratori bergamaschi con un cancello e guardie. niente, ci dicono che bisogna fare la panoramica per andare e prendendo le nuove indicazioni facciamo un giro della madonna, senza passarci dalla sotto intesa. per dipiu' la zona di gerusalemme e' un continuo su e giù di stradelle belle ripide e curvose. arriviamo, giretto di un oretta per siti sacri, ritorno. la faccio breve: per un ora di visita siamo stati in giro 5ore e mezza e per di più ho perso due volte l'uso del freno posteriore per surriscaldamento (avevate ragione il gps serve:-) il resto della giornata, ben poco, sul tetto dell' ostello che offre un panorama su tutta gerusalemme e finalmente si alza la brezza che ogni notte ci allieta. e' l'unico posto in tutto il viaggio fino ad ora fatto che ha un clima cosi' fresco la sera. secondo me' e' questo il vero motivo per qui e' cosi conteso;-) gerusalemme e' comunque magica in particolare quando gli stormi di turisti si ritirano negli alberghi. alessia e' molto preoccupata e ci decidiamo, mio malgrado, ad andarcene il giorno seguente. il motivo e' la bellezza delle ragazze (alcuni fortunati del gruppo avranno il book realizzato ehehehe). purtroppo il gancio che avevo trovato tramite i links di moto club mandello del lario, il responsabile del moto guzzi club Israele, non mi ha mai risposto. sara' per la prox. dove pero' lascio la moto parcheggiata a gerusalemme, fuori da un posto di polizia all,ingresso
del jaffa gate, il poliziotto li fuori mi dice che anni fa avevano le guzzi. non ho dati in piu' per la conferma.

11/08/2010
risalendo da dove siamo arrivati mi fermo all'autogrill di sopra e pago l'acqua offertami (troppo orgoglioso, andava fatto) e il tizio ringrazia. arriviamo poi al pre-dogana dove alessia ha il privilegio del massaggio Israeliano:una poliziotta molto discretamente e quasi in imbarazzo la deve perquisire(a me no). per chi e' andato qualche volta allo stadio in vita sua, non centra niente. la cosa e' molto professionale, con i palmi delle mani gli fa passare cm a cm tutta la pelle. (mica avesse messo del c4 a 48gradi centigradi:-) passiamo e dopo qualche chilometro la dogana vera. li mentre svolgiamo le conosciute pratiche, ci mancano tre firme quando suona l'allarme!!! hanno trovato qualcosa di sospetto nel garage verifica autovetture, quindi si evacua: 2 p...e. finisce anche sto cinema e il più bello e' come la pubblicità ironica "entrata gratuita, uscita a pagamento"; chiedono 70 shechel. passiamo dopo le classiche 3 ore. ci fumiamo il pezzo di giordania in un'oretta e siamo di nuovo in frontiera. i peggiori sono i siriani: ci chiedono una sbadilata di soldi, ci questiono

animatamente, anche in bergamasco stretto ma nulla, dicono che la colpa e' dello stato burocrate (ci si attacca sempre li tutti). secondo me mi fregano ma non si puo' fare nulla di diverso entriamo, senza problemi per il visto "cammuffato" degli israeliani e riprendiamo contatti con il fantastico popolo dei biker siriani. si perché israele e' come da noi la vita, come mezzi di trasporto intendo. in giordania, come scritto sopra non ci sono moto, quindi la differenza e' fra chi c'ha la jeep a pelo partenza a voce (asino) e chi invece ha l'auto vera o addirittura jeep o pick up. in siria cè invece la classe media che ha la moto. 125 principalmente. li ho visti fare cose che noi motociclisti europei....la moto non e' come da noi uno status symbol o cibo per l'anima (tipo per noi ehehe). e' mezzo di locomozione. quindi ci porto la pecora macellata, le cassette della verdura, la famiglia (in media 4-5 ma il record visto 7!!!!) per di più, siccome odiano che ti annoi sugli stataloni diritti, ti stimolano. a parte gli attraversamenti improvvisi di gatti, cani, pecore, capre, asini, qualcuno va in contromano per vedere se sei attento, con i motorini, le auto, i furgoncini. passato questo schema, quando ti appresti ad entrare in qualche paesello, ce' il dosso sorpresa. se sei molto attento e ce', il cartello e' segnalato 100 mt prima. se no, 1 mt prima ci sono i catarifrangenti sull'asfalto che non rifrangono più nulla!!! che botte.
continuiamo a salire e giungendo la sera arriviamo a dormire al krak dei cavalieri (potevo non andarci!?). sono le 22,00 e arriviamo all'albergo; bellissima costruzione. solito meccanismo, ale scende con zainetto e passaporti mentre io slego le borse. sorpresa (figura di m..... ma tanto) e' una villa e sul giardino c'è l'uomo di casa che beve un caffe'. ci e' impossibile rifiutare l'invito per un caffe' che poi diventa un te, poi dei dolcetti poi una bevanda loro, poi crem caramel...nel frattempo arriva alla spicciolata la famiglia....taglio. andiamo via alle 00,30 e arriviamo 100 mt dopo all'albergo. giornata fra le piu' intense del viaggio per avvenimenti vari. sono stupendi!!!

12-13/08/2010
visitiamo la mattina il krak dei cavalieri, si dice il miglio castello crociato conservato al mondo. ripartiamo verso nord e a metà pomeriggio siamo a aleppo. e' iniziato il ramadam quindi qualsiasi cosa ....."quando calienta el sol..."stiamo li due notti, poi di nuovo un altra dogana per la turchia.

14/08/2010
scelgo di fare la costiera per cambiare strada. mai scelta piu' deficiente fu fatta. lavori in corso a go go, buche ghiaia, totale h1,30 per fare 50 km con la paura di cadere e un apprensione...ci fermiamo in un paesino, anamur famoso per le banane, sul mare carino e accogliente.

15-16-17-18/08/2010
cambio strada e punto ancora verso le jebel (montagne) per fare l' ultimo tratto che ci porta vicino a efeso su una spiaggia per 3 giorni ad abbronzarci, attendendo il traghetto. siamo tornati in un posto già conosciuto che offre bungalow con camera doppia-bagno- e colazione a 35 euro il giorno direttamente sulla spiaggia: uno spettacolo ripensiamo al viaggio e non ci sembra vero. avendo tempo avremmo già girato la moto per rifare tutto il giro:-)

19/08/2010
partiamo col traghetto e ritroviamo i ragazzi "perugini" piu' altri motociclisti fra i quali jacopo, ragazzo di 21 anni che ha fatto un viaggione da solo, giuseppe e moglie che si sono fatti la turchia ed altri. il rientro, dopo viaggi simili, è sempre un trauma molto pesante e doversi ri-adattare alla vita "quotidiana" molto difficile. scesi dal traghetto non facciamo in tempo ad entrare in autostrada che già che coda, rimpiango la strade deserte fate, i visi, i panorami e gli incontri. durante il viaggio di ritorno mi rimbalza in testa la canzone di vecchioni "samarcanda"

 
Robi & Ale